Slider, Spunti

Fine della storia

E’ la mia serata di messa a letto, dopo tre di lavoro.
Nonostante sia luglio, le giornate sono ancora impegnative, tra caldo, lavoro e grest.
Routine pre-sonno per tutti, poi ci si divide.
Io starò con i maschi finché non si addormenteranno.
“Mamma ci leggi un libro?”
Un libro a casa nostra significa “uno a testa” e stasera due libri, lunghi senza dubbio, non li potrei reggere. Stasera sono stanchissima.
“No bambini, vi racconto io una storia”.
“Evvivaaaa!”
Penso che qualcosa mi inventerò e sarà certamente breve.
Ci sdraiamo.
“Buona notte bambini”
“Mamma, la storia!”
“E’ vero… mi ero dimenticata”. A volte ci provo.
“Allora, una volta lo zio…”
“No mamma, sempre lo zio… vogliamo una storia nuova!” protesta Zeno.
Non riesco ad immaginare un personaggio, anche banale, o un luogo.
Non mi viene nulla, mi si chiudono gli occhi.
Sono talmente sfinita che mi mancano le parole.
Ma è la prima sera della settimana che li posso addormentare. La voce del senso di colpa si fa sentire forte e chiara: “la mamma perfetta la racconterebbe una storia…”.
Pazienza.

dal sito http://biblioteche.provincia.re.it/

dal sito http://biblioteche.provincia.re.it/

Io sono la mamma reale dei miei tre bambini reali in questo mondo reale che nel quotidiano, certi giorni, richiede troppo a tutti.
“Ragazzi. C’è un problema stasera. Non riesco a raccontarvi una storia. Sono troppo stanca”.
Il tono è serio, non ammette repliche.
Forse non è mai accaduto che non legga o non racconti.
Giulio abbozza una lamentela, ma Zeno lo interrompe. “Mamma” e si avvicina appoggiando la testa sulla mia spalla “non c’è problema. Facciamo che è già arrivata la fine della storia stasera”.
Anche Giulio si avvicina.
“Buona notte bambini”.
“Buona notte mamma”.
Non so dove ho letto che il peggior insegnamento che si possa dare ad una figlia femmina sia trasmetterle l’ideale di perfezione materna (e femminile quindi).
Credo che sarebbe un pessimo insegnamento anche per i figli maschi.
Per non correre il rischio, meglio che conoscano i miei limiti.
La mamma, alcune sere, è davvero stanca.
Fine della storia.