“Dormi finché puoi… Perché poi quando nasce vedrai cosa ti aspetta…”.
Questa è una delle frasi che spesso le mamme in attesa si sentono dire… frase che spesso infastidisce.
Perché come sempre non è “dolce” l’attesa, altrettanto non lo è il sonno.
Il terzo trimestre di gravidanza infatti è un trimestre che per tante mamme è sinonimo di insonnia.
Tanti risvegli, la vescica che reclama, il bambino che non accetta la posizione, magari l’unica, in cui la mamma riuscirebbe a dormire un po’…
Tutto questo è fisiologico, ma per questo non significa sia semplice.
Per tante mamme il sonno diventa un momento difficile, sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale.
Lo sappiamo bene… la notte tutti i pensieri diventano più grandi e più scuri.
Cosa ci può aiutare?
Muoverci, camminare, respirare…
E magari applicare la stessa respirazione durante la notte per calmare i pensieri e riprendere sonno.
Ci aiuta anche pensare a quanta competenza ha il nostro corpo che nell’ultimo periodo si prepara cambiando il ritmo del sonno notturno, che inevitabilmente sarà diverso per poter rispondere alle esigenze del nostro bambino.
E poi c’è da dire che con le giuste strategie, una buona dose di ossitocina e la posizione “a C”, tante mamme dormono molto di più nel post parto prendendosi cura della propria creatura “dal vivo” rispetto all’ultimo periodo di gravidanza…
Questo può essere un buon pensiero dell’attesa!