I giorni dopo ferragosto sono da sempre per me un momento di passaggio.
Lascio l’estate, periodo mensile e stagione dell’anno che non amo particolarmente, e accolgo l’autunno, fin dalle prime sere in cui cambia la luce. Dopo il caldo, periodo in cui si viene, si va, si cambiano i luoghi, le persone, i visi… mi piace dire che è quasi settembre.
Quasi settembre è ogni momento di passaggio, di transizione, di non definito.
Penso al premestruo, giorni difficili e sacri prima della mestruazione che trattengono, preparano e aiutano a far chiarezza.
Quasi settembre è il puerperio, giorni sospesi, di passaggio dalla gravidanza all’accoglienza profonda di un figlio e di una donna nuova.
E’ ogni momento di scelta in sospeso che già fa intravedere quello che sarà.
Un periodo di attesa prima di un nuovo inizio, di qualsiasi inizio si tratti.
Momenti in cui ancora non siamo, ma già non siamo più…
Ogni donna ha il suo quasi settembre, in cui luci e ombre si fondono e si confondono, in cui silenzi e attese curano e trasformano.