“Amore, tra due mesi andrò in trasferta per due settimane… allora ho pensato che fino alla mia partenza, per prepararci, non dormiamo più insieme e cerchiamo di vederci il meno possibile”.
Io credo che se nostro marito/moglie/partner ci dicesse una frase del genere lo guarderemmo con una faccia stranita e poi chiederemmo: “MA PERCHE’????”.
Ecco.
E’ un po’ quello che pensa e vive il bambino quando, troppo tempo prima del tempo giusto, imponiamo routine di allontanamento perché “dovrò rientrare al lavoro, così si abitua”.
La valigia per il viaggio è da preparare, senza dubbio.
Un po’ di tempo prima può essere utile “lasciare per un po’” alla nonna, alla babysitter…
Vale la pena parlare al bambino del tempo che verrà: dicendolo a lui che capirà il tono più che il senso, ci prepariamo anche noi. E questo aiuta.
Ma farlo troppo presto non ha senso.
Due mesi per un bambino under one sono come 10 anni per un bambino più grande!
Se oggi mi chiedessero “A che facoltà si iscriverà Sofia?”… risponderei che non so neppure se andrà all’università!
Se proprio non resistiamo e continuiamo a pensare a quando riprenderemo il lavoro e dovremmo allontanarci del nostro bambino, allora il modo migliore è far scorta di vicinanza, di stare accanto, di coccole.
Sarà migliore per entrambi il distacco.
Avremo tanti momenti a cui ripensare quando la “nostalgia di casa” ci farà pizzicare il cuore…