“Vuole solo te… è viziata”.
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“Non è viziata, è selettiva.
Molto selettiva.
Seleziona e… sceglie il meglio”.
E aggiungerei anche che forse, pur non parlando, capisce tutto e percepisce “di pancia” (perché dalla pancia è uscita da poco) chi la tiene in braccio volentieri e chi no.
E allora, perché dovrebbe stare in braccio a chi la vuole un attimo per poi cercare di “metterla giù perché così si abitua”?
O a chi la apostrofa in continuazione come “furba”?
Sente chi la con-tiene.
Chi la culla per ricordarle la pancia.
Sta con chi si china al suo livello.
Percepisce chi la accoglie con il cuore e non a parole.
Ascolta la ninnananna di chi la tiene tra le sue braccia.
Anche noi adulti, quando possiamo, scegliamo di stare con chi ci fa stare bene. Se ci ascoltiamo, è una cosa che anche noi sentiamo “di pancia”.
I bambini fanno questo in modo autonomo.
Sono dei misuratori di energia buona, di coccole, di capacità di contenimento, di parole buone.
E più sono piccoli, più selezionano.
Prima c’è spazio quasi solo per la mamma, poi per papà… e poi lentamente allargano il cerchio.
Continuano a selezionare, variando i parametri in base ai bisogni che emergono, che cambiano.
E’ una grande capacità.
Come adulti dovremmo solo augurarci che continuino a farlo.