E’ un cantiere aperto la maternità.
Importante delimitare il perimetro, ma altrettanto lasciare accessi liberi perché possiate entrare e uscire, affinché la Vita possa fluire.
Trovo necessario organizzare le risorse perché ognuno possa stare al suo posto e raggiungere il proprio obiettivo.
E poi organizzare le stesse risorse perché ci si possa muovere in sincrono senza recar danno.
Fondamentale osservare che tutto proceda secondo i piani o intervenire quando qualcosa si blocca.
Alcuni giorni serve la capacità di fermare tutto e ricominciare, di rivedere qualche particolare del progetto, di metterci mano se qualcosa sta andando proprio storto.
Occorre considerare sirena d’allarme, che magari suonerà per nulla, ma alla quale sarà necessario prestare attenzione.
C’è sempre qualcuno che attraverso la rete spia come proseguono i lavori, commentando.
Ma nel tempo, anche questo diventa parte del cantiere e non ci si fa più caso.
E’ un cantiere aperto essere vostra mamma.
Nei momenti in cui sembra che nulla si muova, in cui pare tutto fermo.
Nelle ore in cui non so da che parte prendere il disegno che siete.
Lavori in corso che si susseguono, cantieri in continua trasformazione.