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SE LUI NON CI FOSSE

“La grande mi fa impazzire… capricci di ogni genere… e poi vuole solo mio marito, mi dice che sono
brutta e cattiva… che non sono più la sua mamma adesso che c’è lui… mi urla che era meglio
quanto non c’era lui… E poi tutti che mi dicono… eh dai, capiscila, è un po’ gelosa. Che dura a
volte…”.
Alla grande gioia di un nuovo arrivo si contrappone un nuovo equilibrio da raggiungere.
E la relazione con il primo, o i primi, è da rivedere.
Certo, ne siamo consapevoli, ma ugualmente il passaggio è impegnativo.
Ogni nuovo arrivo scombina grandi e piccini.

Accade almeno una volta a settimana che uno dei tre mi dica che starebbe meglio senza gli altri
due.
Si alternano.
Tanto per i motivi più futili quanto per ragioni di effettiva sostanza.

“Se non ci fosse lui… lei… loro”.
I bambini hanno davvero ragione. C’è poco da aggiungere.
Sarebbe più semplice in tante occasioni.
Anche per me mamma a dire il vero.

Ma con lui…
… imparerai cosa significa confine.
… ti sentirai gruppo.
… avrai un cuore al quale confidare un segreto.
… saprai con chi accoccolarti davanti a un cartone.
… piangerai per un gioco rotto o rubato.
… ti sarà chiaro cosa significa “coalizzarsi”.
… capirai quanto brucia un tradimento.
… riderai a crepapelle.
… nasconderai le calze di papà.
… ti farai cercare dietro la porta, mano nella mano.
… alzerai le spalle a una sgridata.

… ti accorgerai che quando ti separa un aereo, tutto è più difficile.

Io vi guardo.
Non so come andrà a finire la vostra “storia di fratelli”.
Dove sarete tra vent’anni.
Se vi scriverete, vi sentirete, se riuscirete a vedervi una volta all’anno, o se abiterete accanto.
Magari non vi parlerete neppure o andrete in vacanza insieme.

Ma io vi guardo, adesso.
E per ogni “se non ci fosse lui”, adesso, mi viene solamente da pensare che sì, “se non ci fosse lui,
certo, a volte sarebbe più…, ma con lui si cresce, tutti”.

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