Come in un luogo che non si conosce, è necessario prendere confidenza con quanto accade per…
… dipanare il crocevia di pensieri che accompagnano l’arrivo di un bambino nel proprio corpo.
… ascoltare il proprio respiro che cambia fino al giorno dell’incontro.
… lasciarsi andare perché la vita possa manifestarsi.
E come in un luogo nel quale ci muoviamo per la prima volta, la confidenza cresce nelle ore, nei giorni.
Non è immediato né tantomeno scontato.
In certi giorni ci si sente estranei, lontani, anche se il corpo pare tutt’uno.
Sembra proprio che non ci si capisca, che, persi i confini, non ci possa fidare.
E’ necessario tempo, unico per ogni madre e ogni figlio, per entrare in confidenza, per fidarsi l’uno dell’altra, per scoprirsi.
… per anticipare, lasciarsi coinvolgere, attendere, guardarsi…
… per creare uno spazio in cui la fiducia reciproca permetta di crescere, come figli, come madri.
