La vita nasce nel silenzio. Rimane in silenzio per mesi, in penombra, tanto quella del grembo materno quanto quella di un seme piantato nella terra. E in silenzio cresce.
“Devi sottostare ad orari, il latte deve uscire in un tiralatte e non nella bocca del tuo cucciolo guardandolo negli occhietti buffi, il tuo bimbo non è con te, ma in un altro reparto e non puoi stare insieme quelle 24 ore ...
“L’ha presa benissimo! E’ bravissimo…” o al contrario “… un disastro. Regressioni di ogni tipo e poi, ce l’ha con me… con il papà meno…”. E’ arrivato in neolui o la neolei e il primogenito può avere diverse reazioni.
Nel mio weekend di formazione (online) è emersa l’arte del kintsugi, che letteralmente significa “riparare con l’oro”. E’ una pratica giapponese che consiste nell’utilizzo dell’oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro per riparare oggetti in ceramica, usando l’oro ...
“Dormi finché puoi… Perché poi quando nasce vedrai cosa ti aspetta…”. Questa è una delle frasi che spesso le mamme in attesa si sentono dire… frase che spesso infastidisce.
Weekend a GAIA per il corso di accompagnamento alla nascita del fine settimana.
La settimana scorsa ho scritto dei “no” di noi genitori. No necessari, contenitivi, protettivi. Oggi, per par condicio, parlo dei no dei bambini.
Piange. “Cos’ha?”. Non lo so.
Siamo in cartoleria per ritirare gli ultimi libri. Negozi come questo sono chiaramente il bengodi per loro. Finché parlo con la commessa lui adocchia un pacchettino di Lego.
Prendo spunto per questa riflessione da uno scambio di battute che ho avuto con una logopedista su Instagram. In un suo post (vi lascerò il link sotto) scriveva che il bambino “pigro a parlare” non esiste.