Mi è sempre sembrato scontato. I bambini non dovrebbero stare nel cestone del carrello della spesa, ma sull’apposito posticino che permette al bambino di rimanere aggrappato alla maniglia.
Ho chiesto a una mamma e un papà di Gaia qualche riga per celebrare questo giorno in cui pensiamo in modo speciale a tutti i bambini nati “prima”.
Sorrido. Sorrido e tranquillizzo un’altra mamma che mi riporta che le hanno detto che “Gaia è una setta”.
Tra le riviste che adoro e raramente riesco a leggere, ci sono quelle di arredamento. Che gli articoli trattino di case nella campagna toscana o di superattici a NY, mi rilassa sfogliare le pagine e osservare accostamenti, soluzioni, colori, forme e stili…
Tarda il tramonto stasera e mi lascia sospesa. Scendo lenta a voi che siete il mio stare. il mio adesso le ore la voce, il riflesso di un’alba puntuale. di Ilaria Magrinelli, tratta da “Elemento Io e gli Altri”
Zeno si muove intorno a me in cucina con mosse strane, gambe e braccia si alzano e si abbassano, in stile similorientale.
Al mattino porto i bambini a scuola e alle 8 risalgo in macchina per andare verso Gaia.
Che bello vederti sorridere oggi pomeriggio in orto, a cercare le lumache.
Ogni parto è un viaggio. Unico, irripetibile, mai scontato, intimo. Soprattutto intimo.
Da quando anni fa, la scrittura è diventata per me alleggerimento e insieme urgenza emozionale di trascrivere il tempo e la vita, cercare la radice delle parole è un modo per dirmi e ascoltarmi.