Giorni di Carnevale. Una principessa, un pirata e Flash si aggirano per la casa.
“La grande mi fa impazzire… capricci di ogni genere… e poi vuole solo mio marito, mi dice che sono brutta e cattiva… che non sono più la sua mamma adesso che c’è lui… mi urla che era meglio quanto non ...
Stiamo per salutare chi ci ha invitato a cena. “Bambini, mettete le scarpe, la giacca, il berretto e poi salutiamo in nostri amici”.
Domenica pomeriggio. Sono appena tornata dalla guardia medica con uno dei tre. Niente di che, ma di fatto non è stato il pomeriggio di riposo che pensavo.
Sei la grande. Vantaggio in tante situazioni, certamente un peso in altre. Vivi per prima cose che ai tuoi fratelli sono precluse per età, ma spesso devi cedere, attendere, diciamocelo pure… sopportare.
Sofia ripassa l’inizio della vita sulla terra. La ascolto ripetere, dai trilobiti al pollice opponibile che “serve per una presa salda dei rami”. La guardo e ripenso all’evoluzione, la mia.
Case e strade illuminate. Biglietti di auguri. Campane a festa. Angeli e luci ovunque. Esplosioni di voci.
In questo anno ho r-accolto ogni giorno, sfumature di Maternità. Maternità che fin dai primi momenti è incanto.
Lascio le mie scarpe ovunque.
Capita di mettere in tavola un pasto “degli avanzi”.