“Devi sottostare ad orari, il latte deve uscire in un tiralatte e non nella bocca del tuo cucciolo guardandolo negli occhietti buffi, il tuo bimbo non è con te, ma in un altro reparto e non puoi stare insieme quelle 24 ore al giorno tanto pesanti nella normale quotidianità.
Ma se poi ci riesci è ancor più meraviglioso e ringrazierai sempre per quelle tette sempre fuori e quelle coccole speciali.
Olimpia è stata fatta nascere a 31 settimane perché ha una rara cardiopatia.
Dottori e infermiere mi hanno sempre detto che non si sarebbe mai attaccata o non avrebbe mai fatto pasti completi perché avrebbe fatto troppa fatica… e invece eccoci qui a 10 mesi di allattamento! Io ne ero convinta fin dal primo giorno, era una delle poche cose che avevo come certe. Ha un fratello che è stato allattato per 22 mesi e la mia determinazione la devo a questa esperienza super positiva. Ciò nonostante è stato molto complicato e ho avuto tantissimi momenti in cui ho pensato di smettere perché è difficile rispettare orari ben precisi e non sempre ha fame, quindi vai di tetta, biberon e sondino perché i bambini prematuri devono sempre mangiare la quantità decisa di latte; è ancor più complicato tirarsi le giuste quantità di latte crudo mentre sei in ospedale tra una poppata e l’altra (il latte che porti da casa non può essere dato crudo ma verrà pastorizzato).
Quando siamo arrivate a casa la prima cosa che ho fatto è stata non avere più orari!
Mi hanno soprannominata la tetta più veloce del west!
Questo non è un consiglio… è che io lo trovo molto più rilassante!
Olimpia è nata 1,500 e con il mio latte ora ha superato i 7 kg e, fidatevi, non penso di averne in grandi quantità ma il giusto che serve a lei.
Nelle foto: la prima volta che l’ho presa in braccio, la prima volta che si è attaccata al seno, la prima vera ciucciatina, allattamento con bilancia per doppia pesata costante, in fascia (anche in ospedale si può!!)… il fratello Leo che mi da una mano a tirare un po’ di latte (ma per lui, non per la sorellina!), la nostra ritrovata felicità e un momento super coccoloso di condivisione con il fratello.
Io sono stata determinata, avevo esperienza e ho una famiglia molto favorevole all’allattamento, ma avere qualcuno che vi aiuta e supporta in questo percorso è fondamentale per non mollare e per regalare al bimbo tanta salute!”
Questa è la storia di mamma Giulia e della sua piccola Olimpia.
Le ringrazio di cuore, per questo regalo nel giorno della Giornata Mondiale della Prematurità 2020.
Vi porto con me,
Le ringrazio di cuore, per questo regalo nel giorno della Giornata Mondiale della Prematurità 2020.
Vi porto con me,
Ilaria