“L’ha presa benissimo! E’ bravissimo…” o al contrario “… un disastro. Regressioni di ogni tipo e poi,
ce l’ha con me… con il papà meno…”.
E’ arrivato in neolui o la neolei e il primogenito può avere diverse reazioni.
Se siamo mamme del gruppo uno, probabile che pensiamo di aver preparato il grande al meglio… e quindi ora raccogliamo i frutti. Ci sentiamo la mammadellanno.
Se siamo del secondo… non faremo altro che rimproverarci che “forse lo potevamo preparare in modo diverso”. Ci sentiamo la mammachepeggiononsipuò.
Né l’una e né l’altra.
Nel primo caso, come dico spesso, potrebbe essere solo calma apparente: il primogenito sta solo guardando, osservando, prendendo le misure e magari manifesterà settimane dopo.
Nel secondo, il bambino manifesta “tutto e subito” spiazzando chi sta intorno per la reazione “importante e immediata”.
Capiamoci.
La famiglia è travolta da questa ondata di cambiamento.
Nessuno è escluso, ma mentre il papà vive un momento di gloria con il/la figlio/a maggiore in quanto unico adulto di casa che può dare attenzione esclusiva, la mamma è divisa in due, sia fisicamente perché all’improvviso deve occuparsi di due invece che di uno, sia con il cuore, perché mille emozioni contrastanti si alternano e non è sempre facile accoglierle.
Generalmente poi, se il primogenito se la deve prendere con qualcuno, preferisce la mamma… perché è sicuro che se anche se la prende con lei, lei comunque gli vorrà ancora bene.
Quindi… mamme alle prese con adattamenti impegnativi dei primi figli, cambiate prospettiva.
Ce l’ha apparentemente con voi perché se lo può permettere e lo sa.
E non perché è furbo, ma perché gli avete trasmesso tanta sicurezza fino ad ora e in questo momento così confuso (in questo momento storico è confuso “alla n”), cerca sicurezza.
E questo ci deve far pensare a quante volte diciamo “poverino… glielo concedo perché è appena nata sua sorella/fratello”… siamo sicuri che il nostro grande ci chieda questo?
Magari è proprio il contrario.
Vede spostati i riflettori sul nuovo arrivato e mette in atto strategie che possano confermargli che la mamma è sempre la mamma.
Ognuno in famiglia, per il ruolo che ha, è in trasformazione.
Non possiamo pensare che sia tutto “come prima”.
Il nuovo nato porta chi già c’era alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Lo troveremo?
Certo.
Ma non sarà subito… e sarà imperfetto.
E prima si fa pace con questo, prima tutti ci godremo la nuova dimensione.
PS: I bambini sono comunque tutti bravi, indipendentemente da come reagiscono alla nascita di un
fratellino/sorellina…
Foto dal web.