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Trasloco

Arrivo da un luogo molto contenuto.
Sono stato immerso in un liquido caldo per un tempo lungo quanto il tempo della mia esistenza.
La mia vita lì era movimento.
E morbidezza.
E confini certi.
In un tempo brevissimo sono uscito.
Un’esperienza dalla quale mi servirà tempo per riprendermi.
E ne servirà anche a te.

Per questo ora ho bisogno di casa.
Di un ambiente certo.
Di stanze che siano le stesse, le mie, le nostre, quelle di casa.
Portami a fare una passeggiata.
Andiamo a pranzo dai nonni.
Poi però torniamo a casa nostra.
Mi serve respirare l’aria che è tua, mia, di papà…

Se rimango fuori casa, in un’altra casa, per tutto il giorno, ogni sera è un trasloco per me.
Devo ricominciare a conoscere l’ambiente da zero tutte le sere.
Riadattarmi a quello che è intorno.
Riscoprire i profumi che è da mattina che non sento.
Ricentrarmi in poche parole.

So che una giornata con me può essere lunga, anzi, infinita, ma mi servono spazi fermi per
conoscermi.
Anche se sono piccolo, mi accorgo quando non sono a casa mia.

Come so riconoscere perfettamente quando non sono tra le tue braccia.
E ogni passaggio, in questo inizio, è un trasloco per me.