Quello che sto imparando da questi dieci, a tratti lunghi, anni in cui sono la vostra mamma è “l’importanza di essere sobria”, per dirla alla Oscar Wilde.
Fin dall’inizio ognuno di voi mi ha insegnato la sobrietà nei pensieri, perché i voli pindarici, nella genitorialità, sono pericolosi e quando le visioni genitoriali, materne soprattutto, puntano troppo verso l’alto, il rischio è quello di farsi tanto male nel caso di caduta.
Mi avete insegnato e me lo ricordate tutti i giorni, ad essere sobria di parole.
“Prediche” infinite servono a poco (ci casco ancora tantissimo a dire il vero) e voi ci portate a cercare alternative, perché il troppo parlare risulta ridondante oppure, per assurdo, povero.
Ogni giorno accanto a voi imparo ad essere sobria nel vivere tempo, cercando di assaporare al meglio quello che trascorro con voi, ma anche quello in cui “respiriamo” spazi diversi.
Soprattutto, guardando al vostro futuro, la sobrietà delle aspettative sta diventando per noi la cosa più importante.
Da questa derivano tutta una serie di scelte che ci auguriamo stiano creando un terreno fertile sul quale giorno dopo giorno possiate affondare e rinsaldare le vostre radici.
Sobrietà che non è limitazione: vi accompagniamo ogni giorno a raggiungere i vostri obiettivi piccoli o grandi che siano, con sempre maggior attenzione alle vostre inclinazioni, portando il focus alla costanza e all’impegno, non tanto all’altezza o alla distanza del risultato.
Sobrio è un termine ormai desueto.
Sembra non appartenere più all’epoca social che viviamo.
È un termine e uno stile che invece dovrebbe essere recuperato, perché essere sobri non significa essere invisibili, anzi.
Spesso significa distinguersi nelle scelte.
E nel tempo, essere più felici, tutti.
*"The importance of being Earnest" (L’importanza di essere onesto/di chiamarsi Ernesto) è un’opera teatrale di Oscar Wilde del 1895 quanto mai attuale. Da leggere! L'opera in immagine è di Vincenzo Irolli, pittore italiano (1860- 1949)
