Sei, otto e dieci anni, mese più mese meno, è molto diverso da uno, tre, cinque.
Me ne sono accorta in questa estate che per me si è chiusa qualche giorno fa.
I figli crescono, davvero.
E fare le vacanze con i figli piccoli o un po’ più grandi è tutta un’altra storia.
In questa estate ho fatto vacanza, finalmente direi.
Perché diciamoci la verità, quando i bambini sono piccoli, vai via di casa, mare o montagna che sia,
ma fare vacanza è un’altra cosa. E per anni ho avuto la sensazione che l’investimento fatto per
fare vacanza fosse di gran lunga superiore al beneficio finale ottenuto.
Un sacco di cose da portare, aspettative deluse, grandi pasticci fatti nel tentativo di rispondere alle esigenze di tutti.
Mi è capitato molto spesso di pensare che se fossimo stati a casa sarebbe stato meglio e so per certo che è un pensiero da molti condiviso.
Ma questa è stata un’estate particolare.
Di grande passaggio.
Estate di grest, campiscuola e incontri che hanno arricchito loro e anche noi che di riflesso
abbiamo vissuto e accompagnato. Ci siamo divertiti ad ascoltarli raccontare nuove amicizie “tra il
cielo e la savana”*, nel guardarli ballare “LucaToniNumeroUno”**, nel lasciarli “senza
pensieri”***.
Ma mi sono goduta le vacanze non perché insieme abbiamo cantato le hit dell’estate, ma perché
da soli, tutti e tre, riuscivano a fare un sacco di cose che semplicemente fino all’anno scorso
esigevano la presenza della mamma o del papà.
In questa estate abbiamo fatto vacanza, finalmente.
Ritrovando anche dei momenti “per noi due soli”.
E questo momento, come tanti altri passaggi, è arrivato all’improvviso, quando forse non ci speravo più.
E forse per questo, è stato speciale.
Le vacanze ritornano.
Davvero.
*“Tra il cielo e la savana” è un verso della canzone “Jumbo” di Takagi e Ketra,OMI, Giusy Ferreri ** “Luca Toni Numero uno” è il titolo di una canzone di Matze Knop *** “Senza pensieri” è il titolo della canzone estiva di Fabio Rovazzi