Qualche giorno e sarà vacanza.
Quando finisce la scuola cambiano un sacco di cose, dai ritmi di famiglia agli orari dei bus.
Cambia il traffico in città, il lavoro dei nonni, le chat di classe.
Ora è tempo di grest, di giorni mare o in montagna, di giochi, incontri, piscina e gelati.
Più i bambini crescono più vivo come prezioso il tempo delle vacanze, al di là delle acrobazie
necessarie per incastrare lavoro nostro e tempo libero loro.
Servono le vacanze…per alleggerire i pensieri, per guardarci negli occhi senza orologi, per cogliere in profondità quanto abbiamo appreso e rivedere quello che nel frattempo non abbiamo ancora fatto nostro.
Finisco anch’io in questi giorni un primo anno di scuola, tempo prezioso soprattutto per approfondire ancora una volta quanto sia importante il periodo primale.
La scuola che finisce ci dice che è passato del tempo in cui abbiamo imparato, incontrato, atteso, verificato.
Dice quello che si è studiato, letto, vissuto, con tutte quelle che sono le sfide della vita.
Finisce la scuola e per me arriva il tempo della gratitudine per i passaggi, nostri e dei bambini, che la scuola ha permesso.
Passaggi che non sono scontati.
L’estate è tempo di leggerezza, anche nelle parole.
Scriverò anche nei mesi di sole, ma non appuntamento fisso. I post del martedì torneranno in
settembre, con l’inizio della scuola.
Buona estate!