Mi chiami e fisicamente non posso accontentarti.
Sto facendo altro con lei che è piccola e mi pare, per lo meno in questo momento, abbia più bisogno di te.
Ma di cosa parlo?
E’ vero che tu parli, corri, ti vesti da sola… ma non sei forse piccola anche tu?
Quei pochi anni che vi distanziano ti fanno sembrare ai miei occhi più grande e mi rendo conto che
per te è uno svantaggio non da poco.
Da quando siete due vivo la parola maternità in tutti i suoi limiti.
Quello delle mie braccia, che sono solo due e non riescono a contenervi o sorreggervi contemporaneamente.
Quello delle mie mani che non riescono ad arrivare sempre dove vorrei.
Quello dei miei pensieri che si contorcono in un andirivieni tra testa e cuore.
Quello del mio tempo che sembra improvvisamente diminuito, contratto, assolutamente insufficiente.
Mi chiami e non riesco a risponderti come ho sempre fatto, nel modo che mi pareva il migliore.
Adesso ti concedo solo parole frettolose, sguardi che non si soffermano, carezze veloci.
O almeno così mi sembra la maggior parte delle volte, la maggior parte del tempo.
Da quando siete due c’è meno spazio.
E il segreto è qui.
In meno spazio, stiamo tutti più vicini.
Per tutte le mamme che in questo momento vorrebbero sdoppiarsi o triplicarsi, ma che pur
“rimanendo una” fanno un gran bel lavoro. E se lo dicono troppo poco.
E per tutte quelle che, in attesa di una creatura che verrà, pensano: ”Come farò?”…