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Tanti

Siamo ad una festa di compleanno.
La piccola festeggiata spegne la sua prima candelina.

festa compleanno

I miei figli sono gli unici bambini e ad un certo punto del pomeriggio, dopo aver fatto onore al buffet, si mettono a terra a giocare con lei. Con loro ci siamo io e la mamma della bimba.
Si avvicina uno degli ospiti, zio della festeggiata e chiede ai miei bambini come si chiamano.
Rispondono quasi all’unisono: Sofia, Zeno, Giulio.
E poi quanti anni hanno. Sofia risponde “Quasi 8”.
Zeno mostra orgoglioso sei dita e il piccolo continua a giocare.
“E tu Giulio quanti anni hai?” chiede il ragazzo. Io già tremo perché lo conosco…
Lui alza la testa un attimo solo dal gioco e risponde secco “Tanti” e riabbassa lo sguardo per continuare quanto interrotto.

Tutti ridiamo.
In effetti, tre anni abbondanti sono proprio tanti.
In un tempo così accadono un sacco di cose, se ne imparano di più, si cresce tantissimo.
Ma se lo conosco un po’, ha risposto così per difendersi da commenti relativi al fatto che è il più piccolo.

Ripenso nei giorni successivi a questa risposta così veloce e ironica del mio piccolo.
Quante volte servirebbe la stessa velocità e la stessa ironia per zittire chi ci disturba con consigli non richiesti, inutili puntualizzazioni, domande alle quali faremo volentieri a meno di rispondere.
Soprattutto nel primo periodo dopo il parto.

Il segreto, forse, è alzare la testa solo per un attimo, meditare una risposta che equivalga a “tanti”
e continuare lungo la nostra strada.

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