Un pomeriggio di qualche giorno fa sono stata invitata a leggere ai bimbi “grandi” della scuola dell’infanzia dei miei figli.
Pensavo ad un racconto primaverile, leggero, di inizio estate.
La maestra ha invece scelto due libri scritti e illustrati per narrare la guerra ai bambini.
Ci ritroviamo in un parco.
Mi conoscono. Una delle cose strane quando diventi mamma è che in alcuni contesti perdi il tuo nome. Mi salutano: “Ciao, MammadiZeno”. Ancora, dopo otto anni, non mi sono abituata e mi viene da ridere.
Ci sediamo in un cerchio tra terra e panchine, all’ombra.
Inizio a leggere.
I libri parlano di giochi e filo spinato, di fiori e carri armati costruiti con le scarpe.
Leggo, in certi momenti mi trema la voce, pensando alle più recenti vittime, anche bambini, della guerra e guardo davanti a me queste creature attente con gli occhi e la voce, così pieni di curiosità, allegria, vita. Sono l’opposto di ogni conflitto.
Parlare di guerra è difficile e quando si tratta di spiegarla ai bambini si cercano, ma non si trovano parole. Comprendere e dare un senso è impossibile.
Ma i bambini ascoltano e attraverso le immagini e i colori che cambiano pagina dopo pagina, si danno la loro spiegazione.
Dicono che è inutile, che nessuno vince.
Che alla fine sul prato dei topi e dei ranocchi*, non ci sono più fiori.
Si dicono che anche loro a volte fanno la guerra, tra maschi e femmine.
Una bimba dice anche che Musetta*, che è una femmina, è furba, fa un buco nel filo spinato per andare a ritrovare Flon Flon.
La domanda resta: Perché si fa la guerra?
Alla fine della lettura ci salutiamo, mi regalano un vasetto con dei fiori e un biglietto con scritto “grazie”. Torno a casa, con i fiori e un po’ di amaro in bocca pensando a quanti saranno i perché dei nostri figli ai quali non sapremo rispondere e a quante guerre inutili dovranno combattere.
In questi giorni ho guardato spesso il piccolo vaso.
Non è risposta, ma lascia quello spazio necessario per sperare… anche quando ai perché, di grandi o piccoli che siano, non c’è risposta.
*I titoli dei libri citati sono:
FLON FLON E MUSETTA di Elzbieta
PERCHE’? di Nikolai Popov