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Se no la mamma si licenzia

Un pomeriggio durante le scorse vacanze di Natale i miei figli stavano giocando a “famiglia” in ruoli abbastanza scontati: Sofia la mamma, Zeno il papà e Giulio, senza possibilità alcuna di ribattere per il ruolo assegnato, faceva il bambino. Io ascoltavo dalla cucina. Parlavano, scimmiottavano discorsi adulti, poi ad un certo punto Sofia dice “Dai bambino piccolo (neppure lo chiama per nome… giusto per sottolineare l’amore fraterno), che ti porto al nido”. Giulio non gradisce il declassamento a piccolodelnido – lui è un piccolo della scuola dell’infanzia e su certe “anzianità” non si scherza, neppure se si gioca – e dice “No, non sono piccolo, non vado al nido”. Il tono non è neppure da “e adesso non gioco più”, ma Zeno deve aver colto che la fine del gioco di ruoli fosse vicina e se ne esce con “Ma non fare così Giulio, se no la mamma si licenzia”. Giulio di controvoglia accetta il passaggio dentro una cesta e proseguono il gioco.

Io scoppio a ridere.
“Se no la mamma si licenzia”.

Per prima cosa, mi ha fatto ridere che una cosa così banale come l’opposizione di Giulio abbia subito messo Zeno in allarme sul fatto che Sofia potesse abdicare il ruolo di mamma nel gioco… giocare a famiglia deve essere bello

Seconda riflessione. Giocare è una cosa serissima, come lavorare, tanto che ci si può anche licenziare.

Poi ho sorriso pensando che in questi 7 anni (abbondanti) di maternità, mi sarei licenziata davvero, svariate volte, la maggior parte delle quali non corrispondeva a quando loro “facevano o meno qualcosa” (a volte sì, lo confesso… momenti del tipo: ora chiudo gli occhi e quando li riapro sono alle Maldive), ma quando io non mi sentivo adeguata al ruolo.

Ma come in tutte le professioni, l’esperienza, gli aggiornamenti e l’anzianità hanno valore. E nel tempo sono riuscita a pensare sempre meno al licenziamento… ogni tanto sogno l’aspettativa… ma spesso, basta qualche ora di ferie o una pausa caffè per godere di nuovo del mio “lavoro”.

mamma beve il caffè

Arriva Sofia in cucina. “Mamma! Non gioco più con loro perché…”
Gioco finito.
Rientro in servizio.

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